L’origine delle sneakers risale al XVI secolo, all’epoca dei Nativi d’America: si racconta che gli indigeni fossero soliti ricoprire la pianta del piede con del lattice, una resina naturale ricavata dagli alberi di caucciù che gli permetteva di affrontare i terreni più impervi senza calzature.
Con il tempo si sentì l’esigenza di rendere il lattice più resistente e nel 1839 venne scoperto un metodo rivoluzionario, il processo di vulcanizzazione, che consentiva di ottenere proprio tale risultato. Grazie alla vulcanizzazione nel 1850 fu inventata in Inghilterra la prima vera scarpa da ginnastica con la suola in gomma e la tomaia in tela. Questa scarpa conobbe sin da subito grande successo tra gli aristocratici, i quali la utilizzavano per praticare sport all’aria aperta, furono però le Olimpiadi di Atene del 1896 a conferire la sua fama alla calzatura, che divenne un vero e proprio fenomeno di massa.
Negli anni ‘50 le sneakers sbarcarono negli Stati Uniti, dove diventarono insieme ai jeans e alla giacca in pelle un simbolo di ribellione e di emancipazione grazie all’icona del cinema James Dean.
Sempre negli States, ma trent’anni più tardi si assiste ad un boom del mercato delle sneakers: secondo le statistiche in questo periodo ben 30 milioni di persone le hanno indossate per fare sport, jogging o semplicemente passeggiare nel parco.
Fu Michael Jordan, forse il migliore giocatore che la NBA abbia mai conosciuto, a contribuire a questo notevole successo, grazie alla collaborazione con la Nike. Jordan agli inizi degli anni ‘80 era una promessa della pallacanestro che aveva firmato uno dei contratti più importanti della sua vita con i Chicago Bulls. La Nike, intuendo che l’atleta avrebbe fatto la storia della pallacanestro, lo scelse come testimone di un paio di scarpe che di lì a poco avrebbero avuto un successo colossale, le Air Jordan.
Quel connubio ha rappresentato una vera e propria svolta per la storia delle sneakers: da quando il campione della NBA è sceso in campo nell’ ottobre del 1984 indossando un paio di Air Jordan le sneakers hanno iniziato a spopolare tra gli amanti della pallacanestro e non solo. Gli appassionati dello sport non impiegarono molto nel farsi coinvolgere da questa vera e propria mania per le sneakers, che ancora oggi dilaga tra i più giovani.
Presto le sneakers smisero di essere un capo di abbigliamento indossato solo per fare sport e cominciarono ad essere abbinate a completi da ufficio da parte dei manager più giovani. Un precursore di questa tendenza è stato lo stilista Giorgio Armani, seguito dal presentatore Piero Chiambretti, che continua ad indossarle anche sotto lo smoking.
Oggi le sneakers sono un simbolo di alta moda, tanto che alcuni tra i più grandi stilisti come Yves Saint Laurent o il già citato Giorgio Armani, le fanno sfilare sulle loro passerelle.
Nel 2015 si è voluta addirittura celebrare la storia delle sneakers con una mostra tenutasi al Brookyn Museum di New York, dove sono state esposte circa 150 paia di scarpe dal 1860 fino ad oggi, con l’intento di mostrare l’evoluzione di questa calzatura.